Start Cup 2017: un’edizione di grandi numeri

Start Cup 2017: un'edizione di grandi numeri
Appuntamento con la finale a Napoli, 30 novembre – 1 dicembre.

Con la finale del 12 ottobre si è chiusa l’edizione 2017 della Start Cup, un’edizione che ha raggiunto raggiunto ottimi risultati: nei numeri e nella qualità delle idee d’impresa.

Partiamo dai numeri, ovvero, 270 partecipanti, 136 progetti candidati, giornate di formazione, 4 sponsor, 22.000 euro di montepremi finale, 23.000 euro di premi locali, più di 30 partner sul territorio, un milione e mezzo di visualizzazioni dei tweet con hashtag #StartCupER entrato nei Trending Topics italiani alla decima posizione nel giorno della finale.

Ma l’edizione 2017 è stata importante anche per la qualità delle idee e dei progetti, quelli arrivati in finale ma anche gli altri. Ha vinto Golgi, la startup parmense che sviluppa una serie di prodotti innovativi biotech, ottenuti con una biostampante 3D, che accelerano e migliorano la guarigione delle ferite di persone e animali. Al secondo posto si è classificata la modenese EasyPCR, fondata da Gabriele Borelli, che ha sviluppato un dispositivo e dei kit di reagenti che consentono di individuare patogeni, mutazioni genetiche e malattie (HIV, TBC) in maniera economica ed efficace, mentre Bettery, spin off dell’Università di Bologna, creato da Francesca Soavi e Francesca De Giorgio, con NESSOX, la batteria liquida che utilizza elementi leggeri, come il litio e l’ossigeno, si è posizionato terzo.

“Quest’anno abbiamo registrato un incremento del 10% delle candidature – spiega Marina Silverii, vicedirettore di Aster – e la maggior parte delle idee d’impresa scaturivano da progetti di ricerca delle nostre Università. Un risultato importantissimo perché la Start Cup è nata proprio con l’obiettivo di favorire l’imprenditorialità di persone con alte competenze”.

I tre progetti vincitori della StartCup Emilia-Romagna parteciperanno al Pni (Premio Nazionale per l’Innovazione), promosso dalla rete nazionale degli incubatori di impresa universitari (PNICube), che quest’anno si terrà a Napoli il prossimo mese di dicembre.

Le province più rappresentate nella competizione di idee sono state quella di Bologna, con 42 progetti, a seguire Parma e Piacenza con 12, Modena e Ravenna con 11, Reggio Emilia con 9 e Rimini 8. Le idee di imprese approdate in finale sono focalizzate per la maggior parte sul settore biomedicale, seguito da automazione, industria 4.0 e green.

“La Regione– ha detto l’assessore regionale alle Attività produttive, Palma Costi premiando i vincitori – punta su innovazione, ricerca e creatività per la nascita di nuove imprese. Crediamo nelle nostre startup e vogliamo accompagnarle nel percorso di crescita verso il loro consolidamento con diversi strumenti. L’alta partecipazione alla competizione è la dimostrazione che, soprattutto tra i giovani, c’è voglia di contribuire alla crescita del tessuto imprenditoriale della nostra economia. Oltre a cercare il lavoro, i giovani il lavoro lo creano e come Regione Emilia-Romagna vogliamo dare loro tutto il nostro supporto perché questi nuovi prodotti, servizi e sistemi di produzione ad elevato contenuto innovativo abbiano uno sbocco per il futuro”.

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