Nasce Fider, il più grande Confidi dell’Emilia Romagna Vigilato da Banca d’Italia

Fider

BOLOGNA, 6 novembre 2020. Con l’insediamento, ieri (5 novembre), del nuovo CDA, dalla fusione di Confidi.net e Cofiter è nato Fider, operativo dal 4 novembre, che da subito si configura come il più grande Confidi della regione Emilia Romagna. Uno dei pochi a livello nazionale. Presidente, Marco Amelio (ex Cofiter), Direttore Generale, Luigi Olivi (ex Confidi.Net). Un processo approvato lo scorso 26 agosto dalle assemblee straordinarie dei due Confidi e successivamente sottoscritta il 31 ottobre. Un’operazione win- win, concepita in una ottica di complementarietà, presidiata in tutti i passaggi da Banca d’Italia, da cui entrambi i Confidi erano vigilati, così come lo è l’attuale. Come spiegano i vertici, «in virtù della maggiore dimensione e del potenziamento patrimoniale, Fider potrà fornire risposte più adeguate alla clientela di quanto potrebbero oggi fare i due Confidi individualmente».

Con sede sociale a Bologna, direzione generale a Rimini, core business in Emilia Romagna – guardando anche alle Marche – già nel nome, Fider, vi è un richiamo diretto al concetto di fiducia nel sistema istituzionale. Del resto, come rimarca il Presidente Amelio, «accoglie le indicazioni della Regione Emilia – Romagna, che già dal 2017, con il Patto per il Lavoro, sollecitava gli accorpamenti territoriali». Pensata prima della pandemia e dell’emergenza sanitaria economica, secondo Amelio l’aggregazione «rafforza la sua ragion d’essere. Permette infatti di raggiungere economie di scala e di implementare in maniera più incisiva la penetrazione nel mercato».  I numeri di Fider: 25 mila imprese.  Prevalenza, commercio (45%), servizi (11%) turismo (10%), Fider si rivolge anche ai settori di industria, artigianato, agricoltura, senza dimenticare i liberi professionisti. Ambisce a rispondere ai mutamenti della società e dell’economia.

La strategia prevede, come obiettivo dei prossimi 5 anni, il posizionamento sul versante adriatico di Emilia Romagna e Marche.   Il fatto che nasca nell’emergenza sanitaria Covid-19, come precisa Amelio, «è significativo di una prontezza e di un dinamismo al quale ci siamo già preparati in questi mesi, facendo iniziative congiunte». E il Presidente cita il prodotto ‘liquidità’ della scorsa primavera, su bando regionale, e il successivo Bonus Vacanze. La sfida è oggi ampliare ulteriormente la consulenza e la capillarità sul territorio. «Abbiamo intenzione di presidiare tutte le province di Emilia Romagna e Marche», conferma il DG Olivi, che punta sul fatto che Fider «si presenta sul mercato con una esperienza consolidata sulla consulenza aziendale sulla finanza agevolata e sul sostegno delle aziende  attraverso la concessione di garanzia al sistema bancario. Amplierà tuttavia la gamma dei prodotti offerti – anticipa – intervenendo anche con erogazioni dirette che saranno complementari e non sostitutive al sistema bancario». Già si pensa ad erogazioni fino a 100 mila euro. E in un anno, il 2020, in cui è tornato all’attenzione delle istituzioni il lavoro autonomo, Olivi assicura che «è interesse e intenzione del nuovo Confidi operare per sostenere tutte le imprese e le partite IVA nei progetti di investimento o nelle necessità di liquidità soprattutto in questa fase, di pandemia, i cui pesanti risvolti – la chiosa del DG – si vedranno nel  medio e lungo termine».

Soddisfazione dall’assessore allo Sviluppo Economico, Vincenzo Colla. «La fusione di Confidi.net e Cofiter permette di strutturare maggiormente e rinforzare la presenza sul territorio di un ente di intermediazione regionale fondamentale per le nostre imprese, a partire dalle PMI. Attraverso le garanzie per l’accesso al credito, in particolare in questo difficile momento storico, Fider può rappresentare certamente un riferimento imprescindibile per la tenuta di aziende e professionisti, ma i suoi servizi e consulenze diventano importanti anche per accompagnare gli investimenti in vista del rimbalzo economico, che ci aspettiamo nel 2021. Le operazioni di economia di scala, sempre sollecitate e sostenute dalla Regione, permettono in questo caso di creare un soggetto che per forza finanziaria e per competenza sia in grado di operare con qualità nel supporto finanziario».

 

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